La musica sacra. Estetica e storia dal Canto Gregoriano a Palestrina
BOSIO La musica sacra. Estetica e storia dal Canto Gregoriano a Palestrina. Zecchini
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Cercare di descrivere cosa sia realmente la musica sacra รจ un compito assai arduo: infatti nellโaccingersi a definire il terreno da indagare non ci si trova davanti ad un genere o ad una forma in particolare (quali potrebbero essere la Sinfonia, il Concerto, la Messa, lโOratorio), ma a tutto ciรฒ che non รจ profano. ร parso utile, quindi, circoscrivere lโargomento a ciรฒ che per un certo periodo — grossomodo dal Concilio di Trento (1545-1563) sino a quello Vaticano II (1959-1965) — pareva chiaro si intendesse con musica sacra nel mondo cattolico. Si รจ cercato di privilegiare lโestetica musicale che ha portato alla formazione di repertori precipui, avallati dai sigilli apostolici di alcuni grandi pontefici (Giovanni XXII, Benedetto XIV, Pio Xโฆ). Il compasso cronologico esaminato copre allโincirca tredici secoli di storia (partendo dal XXI secolo, passando per i secoli VIII-XIX, e ritornando al XX secolo). Desiderando dissipare โlโalone stantรฌo di sacrestiaโ, che molto spesso viene associato alla musica ecclesiastica, si รจ posta attenzione allโaggiornamento musicologico riguardante alcuni particolari aspetti del repertorio musicale (la teoria modale, la figura di Guido DโArezzo, la trattatistica inerente alla polifonia delle origini, lโinterpretazione del documento apostolico trecentesco ยซDocta sanctorum patrumยป, etc.). In appendice al volume vengono forniti i testi integrali dei due piรน significativi documenti apostolici sulla musica sacra apparsi nel secolo scorso: il Motu proprio ยซInter pastoralis officii sollicitudinesยป del sommo pontefice Pio X sulla Musica Sacra (22 novembre 1903) e la Costituzione sulla sacra liturgia ยซSacrosanctum Conciliumยป (4 dicembre 1963): capitolo VI, la Musica Sacra.
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