In vendita!
, ,

FOCHER Il violino nella letteratura tedesca. LIM

28.50

In veste diabolica e foriera di sventure, allegra e scanzonata, drammatica e misteriosa, il violino ha saputo imporsi nella letteratura in lingua tedesca, su un arco temporale di quasi ottocento anni, quale protagonista, comprimario o โ€œspallaโ€ di unโ€™amplissima schiera di romanzi, racconti, novelle, saghe, leggende, fiabe e poesie: ora il violino รจ imbracciato dal diavolo o dalla Morte e sa prepotentemente irrompere nella piรน rigida ortodossia cristiana; ora sa invece incarnare tratti miti e sereni di una religiositร  semplice e devota; ora รจ il compagno fedele di ingenui e positivi vagabondi o lo strumento popolare per antonomasia; ora รจ lo strumento virtuosistico e colto per eccellenza; ora รจ lo strumento che, piรน di qualsiasi altro, sa acquisire nel proprio dna aspetti magici e fiabeschi; ora, piรน semplicemente, รจ lo strumento che fa emergere lโ€™indole artistica di chi lo suona, talora minandone il sano rapporto con la vita.
Analizzando la presenza del violino nella letteratura in lingua tedesca (la piรน ricca di testimonianze oltre che la piรน affascinante) รจ pertanto possibile muoversi tra storia della letteratura e della musica, tra storia della religione e dellโ€™arte, con incursioni in ambito socio-economico, senza trascurare aspetti di cultura popolare e caratteristiche del mondo colto e aristocratico. Si evidenzieranno in tal modo i motivi che hanno fatto del violino lo strumento piรน ricco di implicazioni musicali e culturali in senso ampio, con tratti spesso divenuti patrimonio collettivo.

COD: LIM1774 Categorie: , ,
Autore: FOCHER A.
Editore: LIM
Argomento: VIOLINO
Anno: 2023
Pagine: 299
Prodotto non disponibile
Reperibile in 10 - 15 giorni.

Aggiungi al carrello

Il violino nella letteratura tedesca. Ottocento anni di cultura europea su quattro corde. 2023, Lucca, LIM

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Solamente clienti che hanno effettuato l'accesso ed hanno acquistato questo prodotto possono lasciare una recensione.

Carrello